Perillo: “Spalletti come Troisi, il Napoli sembra diretto da Massimo. Quella profezia…”

Antonello Perillo, Vice-Direttore del TGR RAI nazionale, ha ricordato Massimo Troisi ai microfoni di Radio Fuori Campo, nel corso di “Grazie, Massimo”, speciale realizzato da Gianluca Vitale e dedicato al compianto artista (Clicca qui per i dettagli dell’iniziativa).

“Per me – ha ammesso Perillo – è una meravigliosa coincidenza il fatto che il Napoli stia per vincere il suo terzo Scudetto proprio in occasione dei 70 anni che Massimo Troisi avrebbe festeggiato il 19 febbraio 2023. Innanzitutto, perché Massimo era tifosissimo della squadra azzurra. Chi lo conosceva bene ha spesso sottolineato la sua gioia, ad esempio, per quello striscione che, a partire dal 10 maggio del 1987, per diversi mesi rimase esposto tra due palazzi della Riviera di Chiaia – se ricordo bene, lato Mergellina – con la scritta, a carattere cubitali, ‘Scusate il ritardo’: il titolo, lo sanno tutti, di uno dei suoi film più belli”.

“Fu proprio Massimo, in una famosa intervista che rilasciò alla RAI, al microfono di Gianni Minà, a profetizzare che il Napoli, un giorno, sarebbe ripartito con un altro titolo di un suo film, ‘Ricomincio da tre’; e in effetti, se ci ragioniamo, dopo i due Scudetti che riuscì a conquistare nell’era Maradona-Ferlaino, ora si ricomincia dal terzo, in un’altra era calcistica nuova, quella di Spalletti e Osimhen”.

“Voglio anche evidenziare – prosegue il giornalista – che il Napoli attuale sembra davvero diretto da lui, da Massimo Troisi; sembra avere la sua mano, la sua grande regia: con la sagacia di Lobotka, la genialità di Kvaratskhelia, l’esplosività di Osimhen. A ben vedere, questo è il complimento più bello che si possa fare ad uno dei più grandi artefici di questo straordinario successo sportivo: mi riferisco a mister Luciano Spalletti, un maestro assoluto del calcio come Troisi lo era del cinema”.

“Ma non c’è ovviamente solamente la passione comune per il Napoli a farmi dire ‘Grazie, Massimo’. Grazie, Massimo, anche e soprattutto perché, con le tue battute fulminanti e profonde, condite dal tuo garbo e dal tuo bellissimo sorriso, hai segnato meravigliosamente la mia giovinezza e quella di milioni e milioni di italiani, portando in giro per l’Italia, e per il mondo intero – conclude – l’immagine più bella di Napoli”.

Potete ascoltare l’intervento di Antonello Perillo nel podcast di Radio Fuori Campo: